Regole tecniche da seguire per migliorare la posizione del tuo sito sui motori di ricerca

Per migliorare la posizione del tuo sito sui motori di ricerca (Google in primis), bisogna agire su 2 fronti: contenutistico e tecnico. In questo articolo affronteremo rapidamente gli aspetti relativi al fronte tecnico.

Le regole da seguire sul fronte tecnico sono tante, complesse e in continua evoluzione. Normalmente non dovresti essere tu a seguirle, ma è importante che ti assicuri che la tua web agency lo faccia: alcune sin dalla creazione del tuo sito, o sarà troppo tardi.

Per comodità prenderemo come riferimento Google, ma le regole sono valide anche per gli altri motori di ricerca.

Responsive Design

Sembra superfluo ribadirlo, ma avere un sito Responsive è fondamentale anche per i motori di ricerca. Google nel 2015 ha aggiornato i propri algoritmi (con il Mobilegeddon) penalizzando i siti non “Mobile Friendly” nelle ricerche da smartphone (il cui traffico ha superato il desktop già da qualche anno e il trend è continuamente in crescita). Il presupposto di questo algoritmo è molto semplice: se navighi da cellulare, vuoi fruire di siti progettati per cellulare.

Tool interessante per controllare se il tuo sito è Mobile-Friendly: Test ottimizzazione mobile by Google

Velocità di Caricamento

È un aspetto da sempre molto importante per Google, e a ragione: quando visiti un sito web vuoi arrivare subito all’informazione che stai cercando, senza dover aspettare secondi su secondi per caricare fronzoli inutili.

Migliorare la velocità di caricamento comporta a sua volta le sue regole: avere un buon hosting, avere il server configurato correttamente, comprimere e ottimizzare le immagini utilizzate, accorpare e minificare css e javascript, ecc… Chi segue tutte queste regole ha un ranking SEO maggiore e quindi compare più in alto di chi non le segue.

Tool interessante per misurare le performance del tuo sito: GTMetrix

URL “parlanti”

Gli URL sono gli indirizzi web che ti permettono di raggiungere una specifica pagina.

Il tuo sito ha tanti URL: uno per la pagina del “Chi siamo”, uno per la pagina dei “Servizi”, uno per la pagina di uno specifico prodotto del tuo catalogo... Un URL è “parlante” quando riesci a capire subito a quale pagina si riferisce.

Un esempio di URL per la pagina del “Chi siamo”, in due versioni:

http://www.esempio.it/index.php?page_id=14

http://www.esempio.it/chi-siamo/

nella prima non capisci che è la pagina del chi siamo finché non ci entri, mentre nella seconda lo capisci immediatamente.

Un altro esempio per la scheda prodotto di un catalogo online, in due versioni:

http://www.esempio.it/scheda.php?id=7594

http://www.esempio.it/prodotti/costume-superman-bambino/

nella prima versione non si riesce a capire il contenuto della pagina a cui punta l’URL (è una scheda ok, ma di cosa?). Nella seconda versione l’URL ti sta dicendo non solo che si riferisce a un prodotto, ma anche nello specifico che quel prodotto è un costume di Superman per bambini.

Gli URL parlanti vengono anche definiti “SEO-friendly”, per cui assicurati che il tuo CMS li supporti.

Codice HTML semantico e Metadati

Google utilizza degli algoritmi molto intelligenti, ma è possibile massimizzare la comprensione dei contenuti del tuo sito strutturandone l’HTML in maniera semantica: ciò permette ai motori di ricerca di dare un contesto a ciò che sta scansionando e farti apparire in ricerche sempre più mirate e utili per l'utente.

Il tuo sito presenta degli eventi? Dei prodotti? Delle ricette? Con l’HTML semantico puoi dire a Google ogni contenuto a cosa si riferisce (es. la data e il luogo di un evento, il peso di un prodotto, la durata di una ricetta…).

L’HTML deve anche contenere dei dati nascosti che permettano una miglior identificazione (canonical per gli URL, hreflang per i siti multilingua, next/prev per la paginazione) e presentazione delle pagine (title e description per i risultati di ricerca, le icone e le immagini di copertina per i social network…).

Infine, l’utilizzo di una corretta gerarchia dei titoli (h1, h2, …) aiuta Google a organizzare i contenuti in paragrafi e sottoparagrafi e la Breadcrumb a organizzare le pagine strutturate in gerarchie complesse.

HTTPS

Ultimamente Google sta modificando i propri algoritmi per promuovere i siti che utilizzando certificati SSL. Per approfondimenti ti rimando al nostro articolo: HTTPS e SSL: aumenta sicurezza, fiducia e autorevolezza del tuo sito.

Mappa del sito (sitemap)

Quando si pubblica un sito nuovo, è buona norma accelerare il processo di indicizzazione completa tramite un file chiamato sitemap.xml. Questo file dovrebbe contenere la lista di tutti gli URL delle pagine del tuo sito: in questo modo sarai sicuro che Google scansionerà tutte le tue pagine, anche le più nascoste.

Redirect 301 (in caso di restyling)

Ogni tanto può far bene dare una rinfrescata alla propria immagine sul web, anche per poter sfruttare nuove tecnologie che ti permettano di raggiungere clienti in modi prima non possibili (come è stato il Responsive Design per la navigazione dagli smartphone). Per cui ti capiterà negli anni di voler (o dover) rifare il tuo sito web.

Il rifacimento di un sito web, se gestito male, può essere traumatico per il tuo posizionamento sui motori di ricerca: uno degli errori principali è la mancanza di una mappatura tra vecchi e nuovi URL.

Cosa significa? Quando rifai il sito, molto probabilmente cambieranno anche gli URL per accedere alle singole pagine (per tanti motivi: hai riorganizzato i contenuti, hai cambiato dominio, hai cambiato CMS, sei passato da URL non parlanti a URL parlanti…). Senza una mappatura, Google proporrà nei suoi risultati degli URL non più validi (errore 404) per cui il ranking e l’autorità accumulati fino a quel momento scenderanno drasticamente, così come la tua posizione nei risultati.

La mappatura utilizza un sistema di redirect 301 per veicolare gli utenti dai vecchi ai nuovi URL, e indicare ai motori di ricerca il “cambio di residenza” delle tue pagine. In questo modo il tuo ranking non verrà penalizzato.


Come puoi vedere gli aspetti da tenere sotto controllo sono tanti, e stiamo parlando solo di un lato della medaglia (quello tecnico, l’altro lato è quello dei contenuti): data la complessità delle operazioni ti consigliamo di avvalerti di un professionista. Se hai bisogno di qualcuno, contattaci.