L’importanza di avere un blog: la strategia

Nei precedenti articoli (che puoi trovare qui: L’importanza di avere un blog: i benefici (parte 1) e (parte 2) abbiamo analizzato i benefici principali che un blog può portare alla tua attività, ma il mantenimento e la sua corretta organizzazione, senza sprechi di risorse e tempi, possono essere complessi. Come abbiamo già visto, un blog richiede tempi, impegno e soprattutto costanza: aprire un blog per inserirvi un articolo saltuariamente non porterà vantaggi, potrebbe al contrario risultare deleterio.

Quando si avvia un blog, il primo elemento fondamentale sarà la costruzione di un piano editoriale. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Che cos’è un piano editoriale

Un piano editoriale non è altro che un semplice documento per la gestione del blog, che ti aiuterà a comprendere quali strategie intraprendere, le azioni da compiere e gli obiettivi da perseguire. Come redigerlo?

Analisi situazionale

La primissima azione da eseguire è un’analisi della situazione preesistente, studiando quali potranno essere i punti di forza e di debolezza del tuo blog e prevedendo eventuali opportunità o minacce esterne. Si parla di analisi SWOT:

  • Strengths (punti di forza)
  • Weaknesses (punti di debolezza)
  • Opporunities (opportunità)
  • Threats (minacce)

Collegata a questa analisi, c’è la definizione degli obiettivi, a breve e/o lungo termine. È importante definire gli obiettivi del blog, poiché ogni nuovo articolo parteciperà al loro raggiungimento.

Analisi e studio delle parole chiave

Avendo chiari gli obiettivi da raggiungere, bisogna poi comprendere quali siano le parole chiave principali da utilizzare attraverso cui mostrare i tuoi contenuti. La ricerca delle parole chiave sarà effettuata per la struttura del blog generale, ma anche per ciascun articolo. Individuate alcune parole chiave, deve essere analizzato il loro andamento, il posizionamento, l’utilizzo che già ne viene fatto, ecc…

È importante poi studiare anche i dati già in tuo possesso. Ad esempio, grazie a Google Analytics, potrai vedere quali sono gli articoli più letti, quelli meglio posizionati, il tempo di permanenza medio degli utenti su ciascuno di essi, il comportamento generale degli utenti sul tuo blog. Allo stesso modo, grazie ai dati Insight di Facebook, Instagram o dei più importanti social network, potrai analizzare dati fondamentali sul comportamento dei tuoi utenti anche su queste piattaforme. Grazie all’analisi di questi dati potrai valutare di riproporre i tipi di contenuti maggiormente apprezzati, o al contrario non utilizzare più quei contenuti che non hanno avuto seguito, e impostare il tuo piano editoriale di conseguenza.

Non va infine dimenticato lo studio dei competitor: cosa fanno, quali contenuti propongono, punti di forza da cui prendere spunto o di debolezza da evitare. Uno studio preventivo di ciò che è già presente sul mercato ti permetterà di non creare contenuti ridondanti e già visti, di nessun interesse, e di concentrarti su elementi nuovi e migliorare e perfezionare quelli già esistenti.

Personas

Ulteriore aspetto fondamentale è la definizione delle “personas” del blog: gli utenti tipo che ritieni essere interessati al tuo blog. Rispetto al più classico “target”, le personas sono rappresentate da profili concreti, reali, con comportamenti specifici previsti, tra cui possono essere individuati gruppi di persone. Pensando di rivolgerti a ciascuno di essi, ti sarà più semplice creare perfetti contenuti per il blog.

Le personas non devono essere esclusivamente i fruitori dei tuoi servizi o prodotti, ma anche soggetti ad essi correlati, vicini o interessati per motivi secondari alla tua attività. Vendi abbigliamento femminile? Le signore non saranno le uniche da prendere in considerazione, ma anche gli uomini, mariti, fidanzati, compagni che desiderano fare un regalo devono essere parte delle tue personas.

Categorie

Fin da subito è utile definire le categorie in cui inserire i tuoi contenuti. Per farlo al meglio, bisogna tenere conto di due caratteristiche principali delle categorie stesse: devono aiutare la navigazione degli utenti, permettendogli di trovare facilmente i contenuti, e facilitare Google nella comprensione della struttura del blog. Per questo motivo non dovranno essere troppe, o troppo lunghe, o eccessivamente specifiche. Una categoria particolare con un solo articolo non è utile, al contrario di una categoria più ampia, con più articoli tra loro correlati.

Contenuti del blog

Non va dimenticata la definizione delle tipologie di contenuti che vorrai inserire nel tuo blog (vedremo in uno dei prossimi articoli alcune tipologie di contenuti). Per ora ci limiteremo a dire che durante la stesura del piano editoriale dovrai decidere che tipo di articoli creare, per mantenere un equilibrio e una coerenza durante il tuo lavoro.

Tono di voce

Studia in precedenza non solo cosa scrivere, ma anche come scriverlo. Tieni sempre presente che il blog è la sezione del tuo sito in cui parli direttamente agli utenti, ti avvicini a loro per consigli, suggerimenti e informazioni, non parlare in modo troppo formale, e, ad eccezioni di casi particolari, usa il “tu” per rivolgerti ai lettori.

Durata

Il piano editoriale deve avere una durata massima, con costanti e continue verifiche dell’andamento di ciò che è stato previsto. Il progetto iniziale, infatti, potrebbe subire molteplici e repentine modifiche, da tenere sempre sotto controllo.

In sintesi

Quando si parla di un piano editoriale, ci si riferisce ad un documento di sintesi, che deve contenere:

  • Descrizione del blog che si intende scrivere
  • Punti di forza, di debolezza, opportunità e minacce
  • Stato dell’arte del tuo settore di riferimento
  • Obiettivi previsti
  • Personas
  • Tipologia di contenuti previsti
  • Categorie e sottoinsiemi dei contenuti
  • Durata media prevista

Accanto al piano editoriale, deve essere scritto anche un calendario editoriale, maggiormente specifico sui contenuti del blog. In sostanza, sarà un vero e proprio calendario su cui programmare le date e gli orari di pubblicazione di ciascun post.

Grazie a questa organizzazione, il blog avrà una struttura più solida, e tu stesso sarai in grado di organizzare il lavoro, senza “buchi di programmazione” o il rischio di pubblicare tanti (troppi) contenuti all’inizio, per poi rimanere senza nulla da dire in breve tempo.

Ora sai quali benefici porterà il tuo blog e come organizzarlo al meglio, ma cosa scriverci? Ti daremo alcuni consigli nel prossimo articolo di questa serie, stay tuned.